Intima bellezza

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  1. serglasser12
     
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    Si sta diffondendo anche in Italia la chirurgia estetica dei genitali femminili. Per una donna vuol dire riappropriarsi di una immagine sicura, eliminando quei difetti che possono preoccupare nella vita di coppia. Intervista con il dottor Pallaoro


    Nell'era della bellezza sempre e comunque, aumentano il numero delle donne che ricorrono alla chirurgia estetica. Che si tratti di togliere qualche ruga di troppo sul viso o per rassodare seno e glutei ci si rivolge al chirurgo. Ora però anche per le parti più private del corpo, i genitali, si ricorre allo specialista. A richiedere interventi di vaginoplastica sono donne, anche giovani, che desiderano recuperare fiducia nel proprio corpo sentendosi belle anche nella zona più intima. Oltre al rimodellamento estetico dei genitali la chirurgia produce effetti positivi anche sulla vita di coppia. Intervista con il dottor Carlo Alberto Pallaoro , specialista in chirurgia estetica.

    Quand'è nata la chirurgia estetica dei genitali femminili?
    La chirurgia estetica dei genitali femminili è nata circa dieci anni fa negli Stati Uniti. Nella concezione moderna del termine si tratta di chirurgia di una paziente sana che non soffre di nessuna patologia particolare e finalizzata al miglioramento prevalentemente estetico.

    Esiste un identikit della donna che si sottopone a questo tipo di operazione?
    Credo che sia molto difficile dirlo. Con il termine vaginoplastica non si intende un unico intervento ma vari interventi... È un po' come chiedere qual'è l'identikit della chirurgia estetica, è difficile stabilirlo: c'è chi va dal chirurgo per farsi fare un lifting, chi la liposuzione e chi ancora la mastoplastica additiva e sono tutte pazienti di chirurgia estetica. Non esiste un identikit unico ma tanti casi di persone diverse che ricorrono alla chirurgia estetica. Per quanto riguarda la vaginoplastica si può citare il caso di una ragazza fidanzata con un musulmano con il quale aveva rapporti sessuali regolari. La giovane voleva una ricostruzione dell'imeneperché prima di sposarsi i genitori l'avrebbero sottoposta a una visita ginecologica per verificarne la verginità. Questo è un caso ma c'è anche quello di una ragazza con le piccole labbra asimmetriche o ipertrofiche, oppure ancora quello di una donna un po' in là con gli anni che non vuole rinunciare alla sua bellezza intima e richiede un peeling molto leggero alle grandi labbra e alla zona del perineo per una rinnovata giovinezza estetica della zona.

    Può sembrare paradossale che una donna voglia migliorare l'aspetto dei propri genitali. Al parlare di "look" si pensa immediatamente al senso della vista, del guardare e dell'essere guardata. Com'è possibile che una donna chieda al chirurgo di intervenire in una parte del suo corpo così nascosta alla vista?
    Si vede che si vede. La vista durante il rapporto sessuale è uno dei sensi sollecitati. Un'altra situazione è il caso di una persona che hamolti patner perché è ancora alla ricerca di quello giusto, ma qui ci addentriamo nella grande varietà di comportamenti umani e quindi non di competenza del medico. Ci sono poi casi particolari dove la donna che richiede l'intervento del chirurgo si lamenta di avere delle piccole labbra ipertrofiche e ciò le causa dolore al momento della penetrazione o quando pratica sport, oltre al disagio al momento di spogliarsi davanti al partner.

    Ci sono anche altri casi, suppongo...
    Viviamo in una società che ha il culto dell'eterna giovinezza e ciò provoca comportamenti paradossali. Mentre molte ragazze giovani apprezzano la ceretta brasiliana le donne più mature che con l'età perdono i peli pubici seguono la via contraria e ricorrono a ciò che noi chiamiamo l'autotrapianto pubico: preleviamo dei peli o capelli a seconda della zona del corpo donatrice per rinfoltire la zona pubica. Poi ci sono altri casi prevalentemente estetici come la riduzione dell'introito vaginale e qui si ha a che fare non soltanto con l'aspetto estetico ma anche con quello funzionale.

    Quali sono le operazioni più richieste?
    In assoluto la labiaplastica, ossia la vaginoplastica che ha come finalità la riduzione e il rimodellamento delle piccole labbra.

    Quanti anni hanno le persone che si vogliono sottoporre a questo tipo di intervento?
    In realtà il range è abbastanza ampio. Ma i casi che mi sono capitati avevano una media di circa 30 anni. La riduzione e il rimodellamento delle piccole labbra è legato generalmente a una vita sessuale intensa. Ma ci sono anche ragazze più giovani ancora.

    Non le sembra un po' esagerato?
    Dipende. Ci sono ragazze che si sottopongono a una vaginoplastica a 23-24 anni. Si tratta di casi particolari di ragazze con piccole labbra ipertrofiche, che si rivolgono al chirurgo perché provano un grande imbarazzo durante il rapporto sessuale. Inoltre, data la loro giovane età e la fase di sperimentazione sessuale che attraversano è comprensibile il voler ricorrere a uno specialista.

    Ma i vantaggi derivanti dalla chirurgia estetica dei genitali femminili sono solo estetici o anche funzionali?
    I vantaggi sono prevalentemente estetici ma, come per tutto ciò che riguarda la chirurgia plastica, ci sono anche risvolti psicologici che, in una visione moderna della salute, sono quindi funzionali.

    Sarà... Ma sembra una risposta all'insegna del politicamente corretto, come a giustificare la diffusione della chirurgia estetica dei genitali femminili...
    Il discorso è un po' complesso. Dal punto di vista tecnico l'intervento è puramente estetico: il chirurgo interviene e il risultato finale è positivo. Ma bisogna tuttavia tenere in considerazioni altri fattori. Leggevo recentemente un articolo di un chirurgo americano che diceva che la mastoplastica additiva è un intervento estetico ma che migliora la vita sessuale della donna, aumentandone gli orgasmi. Sappiamo tutti che l'organo sessuale per eccellenza è il cervello. Una donna raggiunge l'orgasmo quando trova quel meraviglioso equilibrio tra "sono bella", "sto facendo l'amore", "mi sento desiderata" e "provo delle piacevoli sensazioni fisiche". Se invece la donna non si ritiene adeguata può succedere che non raggiunga l'acme del piacere. La soddisfazione è dunque legata anche a come la donna si vede e si sente.

    La richiesta di questi interventi proviene dalle donne stesse o sono incoraggiate dai rispettivi partner?
    Sono le donne a volere l'intervento. Contrariamente a quanto succede nella mastoplastica additiva o la liposuzione dove spesso l'uomo è "socio", nella vaginoplastica è sempre la donna che prende la decisione.
     
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0 replies since 25/7/2009, 16:26   67 views
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