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Ninfomania: un disturbo piscologico che sfugge alle definizioni ma che causa sofferenza a chi ne è affetta. Spesso il termine è usato impropriamente, come insulto verso una donna che vive liberamente la propria sessualità
Ha scatenato il sorriso l'episodio, ampiamente riportato dai media qualche settimana fa, del 66enne milionario americano, George David, e della moglie Marie Douglas, una contessa svedese di 36 anni. Il loro matrimonio è naufragato non tanto per mancanza di entusiasmo da parte della moglie nei confornti di un uomo di trent’anni più anziano. Anzi, è stato invece l'eccesso di zelo che la donna ha sempre messo nei suoi trasporti amorosi a provocare la crisi coniugale. Ora l'uomo ha chiesto il divorzio. Un esempio di ninfomania? Non lo sapremo mai ma forse l'episodio può essere l'occasione per affrontare il tema della ninfomania, termine troppo spesso usato a sproposito. Con troppa disinvoltura si definisce ninfomane la donna che vive liberamente la propria sessualità. La parola in questo caso è diventata un insulto, eppure è il nome che viene dato a un disturbo psicologico fonte di grande sofferenza per chi ne è affetta.
Quando si parla di ninfomania ci si imbatte anche in un problema linguistico, come ben sottolinea lo pischiatra e sessuologo Willy Pasini quando scrive: «Numerosi termini sono usati in modo intercambiabile sia nel linguaggio comune sia in quello degli stessi testi di medicina, perciò ne nascono facilmente confusioni ed equivoci che coinvolgono anche, in modo spesso errato, giudizi morali. Così, si sente parlare d’ipersessualità o di eccessi sessuali, di libertà sessuale, di erotomania, di ninfomania, di furore uterino, ecc. Penso dunque che sia necessario, anzitutto, stabilire quali sono i termini appropriati e il loro significato. La ninfomania è il bisogno incontrollabile e sempre insaziato, da parte di una donna, di avere rapporti sessuali indipendentemente dal fatto che essi siano soddisfacenti o no. Mentre l'ipersessualità è l'attività sessuale superiore alla media del gruppo sociale al quale si appartiene. Al contrario della ninfomania, essa ha uno scopo specificamente sessuale, sia esso normale o deviato».
E' quindi facile immaginare che la ricerca spasmodica e compulsiva di relazioni sessuali possa sfociare in una vera e propria dipendenza, in qual caso è opportuno ricorrere a una psicoterapia per capire l'origine di questo comportamento patologico e trovare i modi per uscirne. Analogamente a quanto succede per gli alcolisti e i tossicodipendenti particolarmente utili sono i gruppi di sostegno.
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