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Autovelox, tutor, semafori con telecamere: il Coyote è un congegno che avvisa i guidatori in merito a tutte le zone “a rischio”. Dubbi sulla legalità? A garantirla il distributore Magneti Marelli.
Autovelox e tutor non avranno più segreti con il Coyote. Il nuovo dispositivo distribuito dalla Magneti Marelli potrebbe andare a ruba nei prossimi mesi. Il motivo principale risiede nel fatto che con 200 euro gli automobilisti si possono portare a casa uno strumento che li avvisa di tutti gli autovelox, i tutor, i semafori con telecamere presenti lungo il proprio tragitto.
La domanda sorge spontanea. Il Coyote è legale? A garantirne la sicurezza il distributore, Magneti Marelli.
L’aggiornamento in merito alla posizione degli autovelox (anche quelli mobili) e dei tutor avviene grazie a una rete di informazioni distribuite in maniera “sociale”. Gli utenti del Coyote possono provvedere ad avvisarsi a vicenda sulle novità della rete stradale.
“Il nostro sistema avverte anche in caso di superamento del limite di velocità imposto e poi all’ingresso del tratto stradale controllato dal tutor fornisce precise indicazioni relativamente al limite di velocità in vigore, alla velocità media e istantanea”, dichiarano alla Coyote. Il congegno, inoltre, “è pensato per coloro che adottano un atteggiamento responsabile alla guida e intendono rafforzarlo ulteriormente con il supporto delle nuove tecnologie. Coyote infatti aiuta il conducente a mantenere l’attenzione sempre focalizzata sulla guida”.
Piuttosto critica la posizione dell’Asaps nei confronti di questo dispositivo che dà informazioni ai conducenti in merito ad autovelox e tutor: “al di là della legalità o meno del Coyote siamo convinti che tutto questo non serva alla sicurezza stradale, una foglia di fico sotto la quale sono in troppi a volersi rifugiare. Questo sta diventando il paese dei pit stop. L’autovelox, fra cartelloni di preavviso, macchine della polizia in vista e Coyote vari, sorprenderà solo gli eterni distratti: cioè gli innamorati, i filosofi, e quelli che alla guida leggono il giornale”.
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