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I contrasti tra il ministro dell’Economia e il ministro dello Sviluppo Economico sul decreto incentivi sembrano essere rientrati. Giulio Tremonti e Claudio Scajola hanno avuto diversi contatti telefonici e sono stati ricevuti a Palazzo Grazioli dal premier Silvio Berlusconi.
La dotazione del provvedimento torna a 300-350 milioni di euro, mentre nella versione uscita dal Ministero dell’Economia si parlava di 200 milioni di euro. Il provvedimento è ora in mano ai tecnici per la stesura definitiva e sarà portato al Consiglio dei Ministri del 18 marzo. I settori beneficiari riguarderebbero gli elettrodomestici a basso consumo, i mobili, le macchine utensili e i macchinari industriali. Si parla anche di computer e infrastrutture per la nautica. Non si esclude, inoltre, la possibilità di introdurre norme relative al contenzioso fiscale e alla riscossione per alleggerire la mole di liti, ma anche per finanziarie le misure di sgravio a favore dei settori in crisi.
In merito ai PC, alcune agenzie danno gli incentivi come certi, altre, invece, sono più prudenti e dicono che sui computer i tecnici starebbero valutando la fattibilità dell’intervento. Lo scorso febbraio, il ministro Scajola aveva parlato di incentivi anche per i software gestionali per le piccole e medie imprese, ma questo tipo di sostegno all’ICT non sembra ora trovare spazio.
Eppure, se si guarda al Rapporto Assinform 2010, i settori IT e TLC sono in sofferenza e necessitano di interventi decisi. Così come appaiono necessari investimenti per le infrastrutture per Internet e per favorire la penetrazione dell’ADSL nelle case degli italiani.
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