"LA VALVOLA SISMICA"

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  1. serglasser12
     
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    Se ne parlava da anni, nei siti specializzati, nei forum alternativi, nei blog di appassionati , tutto quel popolo di naviganti affezionati alle scienze di confine ne era al corrente. Anni addietro, seguendo le tracce di Nikola Tesla e Guglielmo Marconi, un omino di Imola, tale Pier Luigi Ighina, aveva costruito uno strumento incredibile, che a suo dire era in grado di scaricare dalla terra la potenza devastante del terremoto, agendo come una valvola di sfogo.
    Erano andati ad intervistarlo i giornalisti della trasmissione Report di RAI 3, rimanendo colpiti dalla sicurezza con cui il ricercatore aveva dimostrato di essere in grado di aprire uno squarcio nel cielo nuvoloso, utilizzando una macchina di sua invenzione aveva fatto aprire le nubi, mostrando il cielo azzurro in pochi minuti dall’avviamento del suo strumento, davanti alle telecamere che mandarono in onda quell’ avvenimento.
    Durante quell’ intervista, che resta una pietra miliare per gli appassionati e ricercatori di scienze non riconosciute, Pier Luigi mostro’ alcune sue invenzioni messe a punto basandosi sulla teoria di forze contrapposte di natura magnetica, non mancando di descrivere la sua valvola contro i terremoti : “ Questa è la valvola antisismica. Il terremoto è nato come gas compresso, noi, se andiamo in bicicletta, dobbiamo, perche’ non scoppi la gomma, metterci una valvola. E questa qui’ è lo stesso.”
    Quando il giornalista di Report gli chiese se poteva in qualche modo dimostrare se la sua creazione funzionava davvero, Ighina gli mostro’ dei giornali del 2 gennaio 1996, la notizia del giorno riguardava un terremoto che aveva colpito Faenza e Modena, saltando letteralmente Imola, che si trova in mezzo a queste due citta’, ma dove era gia’ ben piantata nel terreno la struttura di sua invenzione.

    La valvola antisismica di Ighina Marconi”, questa è la denominazione con cui vengono diffusi in rete i documenti relativi alla macchina che resto’ piantata per anni nel giardino della grande casa di via Romeo Galli, sino a che fu’ estratta dal terreno, a causa di una grande ristrutturazione del caseggiato, dopo che Ighina, nel 2004, venne a mancare.
    Quella invenzione divento’ un mito.
    Negli anni che seguirono, alcuni volenterosi ed indipendenti appassionati della materia, fecero ricerche, elaborarono i primi disegni, e li misero a disposizione in rete.
    Ma spesso mettere in pratica una idea resta cosa difficile, e la valvola antisismica, rimaneva descritta in quei fogli , mostrata nei video su You Tube, dove un anziano Ighina, ne raccontava le caratteristiche.
    Ad oggi nessuna notizia mi è giunta di alcuno di questi strumenti ighiniani installati in nessuna delle zone a rischio della nostra penisola purtroppo sensibile ad eventi sismici. Forse che sia cosa difficoltosa o impossibile da realizzare? Un idea ha preso forma proprio in questo blog, in un post scritto per descrivere la ventilata teoria di Bendandi, il famoso sismologo faentino che, grazie ad un suo elaborato sistema basato sull’ influenza dell’ allineamento dei pianeti sulla Terra,è stato piu’ volte in grado di prevedere i terremoti, anche con largo anticipo.
    Un primo utente si è reso disponibile a sovvenzionare e collaborare con me per la realizzazione della valvola antisismica, avendo casa nella zona di Roma, preoccupato della possibilita’ che esista davvero una previsione del Bendandi per un terremoto che potrebbe avvenire a Roma il 11 maggio del 2011.
    Incoraggiato, mi misi all’opera.
    Recuperato il progetto di Emiro Medda, che ebbe la fortuna di conoscere personalmente Ighina, iniziai ad elaborare l’ idea. Un giovane ingegnere si offri’ di sviluppare i primi disegni tridimensionali, Emiro mi forni’ le piu’ ampie delucidazioni richieste. La valvola antisismica di Ighina, nel suo progetto originale, avrebbe una portata per un area di 72 km. di diametro, ma è una struttura molto grande, che svetta fuori dal terreno in cui va’ piantata, per circa tre metri, diventa troppo ingombrante e difficilmente utilizzabile per gran parte degli eventuali utenti.

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    La valvola antisismica di Ighina Marconi”, questa è la denominazione con cui vengono diffusi in rete i documenti relativi alla macchina che resto’ piantata per anni nel giardino della grande casa di via Romeo Galli, sino a che fu’ estratta dal terreno, a causa di una grande ristrutturazione del caseggiato, dopo che Ighina, nel 2004, venne a mancare.
    Quella invenzione divento’ un mito.
    Negli anni che seguirono, alcuni volenterosi ed indipendenti appassionati della materia, fecero ricerche, elaborarono i primi disegni, e li misero a disposizione in rete.
    Ma spesso mettere in pratica una idea resta cosa difficile, e la valvola antisismica, rimaneva descritta in quei fogli , mostrata nei video su You Tube, dove un anziano Ighina, ne raccontava le caratteristiche.
    Ad oggi nessuna notizia mi è giunta di alcuno di questi strumenti ighiniani installati in nessuna delle zone a rischio della nostra penisola purtroppo sensibile ad eventi sismici. Forse che sia cosa difficoltosa o impossibile da realizzare? Un idea ha preso forma proprio in questo blog, in un post scritto per descrivere la ventilata teoria di Bendandi, il famoso sismologo faentino che, grazie ad un suo elaborato sistema basato sull’ influenza dell’ allineamento dei pianeti sulla Terra,è stato piu’ volte in grado di prevedere i terremoti, anche con largo anticipo.
    Un primo utente si è reso disponibile a sovvenzionare e collaborare con me per la realizzazione della valvola antisismica, avendo casa nella zona di Roma, preoccupato della possibilita’ che esista davvero una previsione del Bendandi per un terremoto che potrebbe avvenire a Roma il 11 maggio del 2011.
    Incoraggiato, mi misi all’opera.
    Recuperato il progetto di Emiro Medda, che ebbe la fortuna di conoscere personalmente Ighina, iniziai ad elaborare l’ idea. Un giovane ingegnere si offri’ di sviluppare i primi disegni tridimensionali, Emiro mi forni’ le piu’ ampie delucidazioni richieste. La valvola antisismica di Ighina, nel suo progetto originale, avrebbe una portata per un area di 72 km. di diametro, ma è una struttura molto grande, che svetta fuori dal terreno in cui va’ piantata, per circa tre metri, diventa troppo ingombrante e difficilmente utilizzabile per gran parte degli eventuali utenti.

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    Per potere distribuire agevolmente lo strumento, mi venne l’ idea di ridurla di dimensioni, pur rendendomi conto che questo comporterebbe eventualmente una diminuzione del raggio di azione. Chiesi consiglio ad Alberto Tavanti, che fu’ collaboratore di Ighina per 40 anni, e di cui mi onoro di essere fraterno amico. Alberto appoggio’ in pieno la mia idea di fabbricare una valvola piu’ piccola, avendo egli stesso verificato in passato, che anche strutture piu’ piccole, potevano ridurre o eliminare gli effetti di un sisma , anche se riducendo in proporzione il diametro dell’ area controllata.
    La valvola venne ridimensionata in scala esatta di un terzo rispetto a quella originale, considerando comunque che piazzata in un giardino, coprirebbe comunque un area di circa 24 km di diametro, quanto una piccola citta’, e che svetterebbe fuori dal terreno circa un metro.
    Considerandone i colori dell’ arcobaleno con cui viene dipinta, essa sembra piu’ una bella scultura moderna, che un elemento tecnico di scienza nuova.
    Tentare non nuoce piu’ di tanto, se la valvola di Ighina dovesse veramente funzionare, l’investimento impiegato per procurarsela, diventerebbe una assoluta nullita’ nella malaugurata ipotesi di evento sismico
    QUESTO è il testo dell'email inviatami dietro mio interessamento,chi vuole ulteriori informazioni mi faccia sapere.
     
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0 replies since 18/3/2011, 20:56   358 views
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